Logo

Collegamenti esterni




Facebook Seguici anche su Facebook!

Rassegna stampa



Ricordando Beppe Raviola (19 gennaio 2018)

«... ho raccontato di personaggi di Ceva e episodi di vita locale, già in parte dimenticati e che avrebbero rischiato di cadere nel vuoto della memoria… dedico alla mia famiglia, a tutte le mie amiche e a tutti i miei amici questa mia raccolta, che ho scritto con la fedele compagna di sempre, la Olivetti Lettera 35…»

Così esordiva Giuseppe Raviola detto Beppe, nel suo libro. Anche lui è stato uno dei personaggi di Ceva e come amava descriversi lui un “misterioso cebano” che ha vissuto in pieno la vita cittadina.

Nato a Ceva il 28 marzo 1929, secondogenito di Giacomo e Maddalena Canavese, ebbe una sorella, Maria Rosa detta Santina e tre fratelli: Franco e i gemelli Ernesto e Giovanni detti Nini e Nani.
Allievo di don Giuseppe Parola, dopo la scuola iniziò a lavorare presso la ditta Fratelli Bezzone Carradori al borgo Sottano. Per il giovane Beppe fu una palestra di vita per ben cinque anni. Intorno ai 16 anni entrò alla Piaggio, che aveva una sede a Ceva, con le mansioni di tornitore. Qui rimase fino a quando andò a fare il soldato.
Entrò a far parte dell’artiglieria a cavallo nel Reggimento Legnano a Milano.

Tornato a casa dal servizio militare trovò un’occupazione a Garessio come tornitore presso la ditta Lepetit fino al suo matrimonio, quando andò a lavorare nella Centrale Idroelettrica S.I.M.E.T. di Ceva.

Nel maggio del 1956 Beppe si sposò con Mariuccia, dopo un fidanzamento di quattro anni. La giovane sposa era arrivata a Ceva qualche anno prima, poiché il padre, l’ingegnere Giuseppe Pugolotti, era stato trasferito presso la Centrale Idroelettrica come direttore e lei aveva aperto un negozio di materiale elettrico sotto i portici.

Il 1959 fu un anno pieno di cambiamenti per la vita della giovane coppia in quanto nacque Fulvio e Beppe diventò direttore della centrale, poiché il suocero era andato in pensione. La centrale allora contava cinque dipendenti, tre in centrale e due che sorvegliavano il canale lungo il suo corso da Nucetto a Ceva, per 6 km.

La vita di Beppe è stata costellata da diverse passioni, ricordiamo ad esempio alla fine degli anni ’50 e nei primi anni ‘60 il Vespa Club Ceva, molto attivo, che partecipava a numerosi raduni e svariate gimcane a livello nazionale. Beppe ne divenne presidente, dopo il suocero. Ma le passioni più grandi rimasero due: il teatro e il meteo.

Il teatro cebano… il giovane Raviola iniziò a recitare al teatrino dell’oratorio in via Sauli e venne subito notato dall’allora appassionato teatrale locale Ettore Gula che lo “arruolò” nella Filodrammatica di Ceva facendolo recitare, nel 1950, nella commedia Arrivano i vostri . Da quel momento non abbandonò più i palcoscenici cebani soprattutto quello del Teatro Marenco!!

Narrava con gli occhi ridenti, della trasferta della compagnia cebana nel Principato di Monaco, domenica 5 novembre 1995, un anno dopo l’alluvione, dove venne rappresentata l’Eredità dello zio seguita dallo spettacolo Acapulco , in cui Beppe impersonava il Brasiliano . Durante il rinfresco, dopo lo spettacolo, la principessa Stefanie ringraziò tutti i partecipanti e diede un bacio sulla guancia a Beppe, che raccontava di non essersi più lavato la faccia per diverso tempo, in ricordo di quel bacio.

Il meteo cebano… è sempre stato un po’ “l’affare” di Beppe. Il 22 ottobre 1914 venne istituita una stazione pluviometrica per gli studi del bacino imbrifero del Tanaro, con delibera della giunta comunale, previa richiesta dell’ufficio idrografico del Po di Parma. Inizialmente la stazione era una specie di capannina di legno (35 x 35 cm, alta due metri) con un imbuto alla sommità, ubicata nel giardino dell’Istituto Derossi e fu controllata dalle suore della struttura per 35 anni.

Nel 1950 venne trasferita presso la Centrale Idroelettrica S.I.M.E.T., sita in località Mazzarelli. Grazie al direttore di questa, l’ingegnere Giuseppe Pugolotti, si attivò un nuovo apparecchio automatico e il medesimo se ne occupò fino a quando andò in pensione.

Gli subentrò nell’incarico Beppe, che controllò e trascrisse i dati meteorologici fino a quando anche lui si ritirò in quiescenza nel mese di marzo del 1993, dopo 33 anni di direzione della Centrale.

Nessuno nella Centrale continuò il lavoro di rilevamento di Beppe e così, grazie all’interessamento dell’Amministrazione comunale, il pluviometro fu spostato a settembre dello stesso anno in località Brolio, in via Pio Bocca.

Così fino al 2015, Beppe poté seguire e raccogliere sui registri la durata delle precipitazioni piovose e nevose, il quantitativo in millimetri, annotando la temperatura minima e massima, per poi passare il testimone ad un altro volontario cebano, al fine di dare continuità alle indagini meteorologiche svolte finora.

Insignito del “Fungo d’oro” nel 2015: “Raviola è l’attore di più lungo corso della Filodrammatica cebana, praticamente dal 1951 - spiegò nell’occasione il sindaco Alfredo Vizio - Ha vissuto quattro generazioni sul palcoscenico del Marenco, che è un tesoro della nostra città. E, inoltre, ne è quasi il custode, insieme a tutte le sue storie e tradizioni. Nello stesso periodo è stato anche il meteorologo di Ceva. Con lui, il grazie a tutti coloro che hanno reso e rendono vivo il nostro teatro, un vero vanto per tutti noi ”.

Raramente si è trovato così tanto attaccamento alla propria città, come quello di Beppe per Ceva.

Il suo fine umorismo, la sua insaziabile curiosità, lo portarono negli anni a scrivere su numerosi argomenti, un po’ per raccogliere le sue testimonianze del tempo che fu, un po’ per permettere alle generazioni future di venire a conoscenza di personaggi e circostanze un po’ singolari, che non trovarono e non avrebbero trovato spazio nei libri di storia. Nel 2013 divenne socio della nostra associazione mostrandosi costantemente disponibile nell’aprire il teatro per i nostri studi o per gruppi di visitatori, fornendoci anche documentazione preziosa. Come Associazione lo ringraziammo di aver voluto rilegare i suoi scritti ed di aver regalato queste pillole di vita vissuta.

Il 19 gennaio ci ha salutati per sempre ma il suo ricordo rimarrà per sempre nei nostri cuori … Ciao Beppe.




Vai all'indice di tutte le news pubblicate