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Associazione Ceva nella Storia - Personaggi

Personaggi

In questa sezione vengono presentati i profili biografici, basati su fonti documentarie, degli individui che hanno lasciato profonda testimonianza del loro ruolo, più o meno rilevante, più o meno lontano nel tempo, nell’ambito della città di Ceva.

Le pagine che seguono non vogliono essere solamente una sintesi prettamente storica della vita dei protagonisti, ma un’attestazione che afferma anche l'importanza delle gesta e delle opere di uomini e donne che, oltre a mettere in risalto la propria figura, hanno fatto conoscere, a volte rendendolo celebre a livello internazionale, il paese in cui sono nati o hanno avuto dimora ed a cui hanno prodigato le loro energie fisiche ed intellettuali insieme alle genti con le quali son venuti a rapportarsi nel corso della loro esistenza.

Cittadini illustri quindi, degni di lode, esempi di impegno politico e militare, di dedizione civile e spiccata religiosità, di elevato livello sociale, culturale, artistico, sportivo, ma anche soggetti, pochi per la verità, la cui autorità e prestigio hanno avuto risvolti in senso negativo.

I parametri presi in considerazione per determinare la loro attinenza con Ceva, oltre al luogo di nascita o di morte, tengono conto della loro permanenza in queste contrade e del loro operato. In caso contrario, una persona come Carlo Marenco, un cebano tra i più insigni, per essere nato a Cassolnovo e morto a Savona, non avrebbe potuto essere annoverato. Si sono incluse inoltre personalità di indubbio rilievo il cui infausto destino ha procurato loro un involontario vincolo con la Città, come ad esempio alcuni famosi prigionieri del “Forte”.

Gli Arcipreti di Ceva sono inseriti con la dicitura "Arciprete" e in ordine cronologico. Non si hanno prove documentali sull’origine dell’Arcipretura di Ceva, né della successiva istituzione della Collegiata. L’abate Gasparo Sclavo di Lesegno, storico e professore emerito della Reale Accademia di Torino, vissuto nel Settecento, lasciò scritto che, dall’esame di alcune vecchie carte, ebbe modo di congetturare che la loro nascita potesse essere fatta risalire almeno al XI secolo. Padre Giuseppe da Bra (Ceva in tutti i tempi) e lo storico cebano Aldo Martini (Il Duomo di Ceva) ritennero invece che la prima Arcipretura fosse stata creata presso la chiesa di Santa Maria di Castro dai marchesi aleramici per dare decoro alla loro residenza e garantire un dignitoso servizio religioso alla popolazione che intorno a questa andava rapidamente aumentando. In questo caso l’ipotesi della sua fondazione deve essere ritardata di almeno un secolo. Sulla base dei testi che si sono potuti reperire e di alcune ricerche di archivio, si riportano le informazioni relative ai religiosi che ebbero a presiedere l’Arcipretura di Ceva, con degli ovvi periodi di vuoto e notizie piuttosto limitate nei primi secoli.

I personaggi sono elencati di seguito in ordine alfabetico, divisi in diversi ambiti: Arcipretura di Ceva, le nobili casate dei Ceva e dei Pallavicino, letterario e politico, pittorico, militare, religioso e sociale ed economico.
Cliccando sul nome si può leggere la biografia di ognuno.

* Queste biografie non hanno pretesa di essere esaustive, ma offrono spunti di ricerca e possono essere ulteriormente integrate.


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