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In pieno periodo di guerra si verificò questa ennesima esondazione del Cevetta. Alcune immagini fotografiche mostrano come il torrente allagò la contrada Sparezza infilandosi anche in via Bocca (via Roma). Al Borgo Sottano, dove il livello dell’acqua raggiunse il metro di altezza, vennero inondati tutti i piani terreni delle case e molta gente dovette essere tratta in salvo dai soccorritori. Anche in questa occasione va ricordato un atto di grande ardimento. Francesco Ferro, detto Biařeřa come il padre, a quel tempo vicebrigadiere dei Vigili del Fuoco, emulò il genitore, protagonista del tentativo di salvataggio di una bambina durante un’alluvione di quarant’anni prima, intervenendo con coraggio a salvare i componenti di una famiglia che, sorpresa dalle acque nel sonno al piano terreno di un’abitazione, rischiava di soccombere. Il Ferro lottando contro le acque torbide e fangose riuscì a trarli tutti in salvo e per il suo intervento alcuni anni dopo, a guerra finita, venne decorato di medaglia al valore civile.