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Ancora oggi sono numerosi i resti della cinta muraria, realizzata alla fine del XIII secolo all’epoca del “Nano” (Giorgio II Ceva), che racchiudeva il borgo superiore e quello inferiore. Questa seguiva l’andamento della orografia attorno all’abitato ed era punteggiata da numerose torri di cortina e da porte di cui si conserva memoria. Le strutture sono state soggette nel corso dei secoli a numerosi interventi che sono andati a modificarne la forma, aggiornandola, specie in seguito ad eventi calamitosi; alcuni passaggi sono stati creati mentre altri sono stati abbandonati.
Il principale obiettivo è quello di fare chiarezza sul processo di evoluzione dell’assetto costruttivo nel corso del tempo, dal XIII al XIX secolo, individuando appropriatamente le varie fasi e i vari interventi susseguitisi. Si tratta inoltre di definire in modo preciso il tracciato delle mura e la posizione delle torri di cortina nonché delle porte con le relative strutture.
Altro obiettivo è quello di risalire alle caratteristiche architettoniche e strutturali, anche in termini dimensionali, delle diverse componenti che costituivano il sistema (torri, porte, muri di cortina, fossati, ecc.) ed avanzare delle ipotesi ricostruttive.
Il risultato finale consta nel redigere una dettagliata cronologia degli interventi avvicendatisi nel corso dei secoli, nel predisporre una serie di elaborati grafici atti a riprodurre lo sviluppo planimetrico del sistema nelle varie fasi evolutive e nel realizzare una serie di modelli delle strutture (sezioni delle mura, torri, porte, ecc.).
Come risorse vi sono resti materiali (Torre del Campanone e tracce del muro di cortina, Torre di Porta Tanaro, resti lungo il torrente Cevetta).
Risorse iconografiche sono quelle che si possono dedurre dall’apposita sezione del sito internet www.cevanellastoria.it.
Lo studio confluirà nell’organizzazione di una presentazione dei risultati raggiunti, pubblicazione di un saggio e inserzione on-line sul sito internet dell’associazione “Ceva nella Storia”, allestimento di mostra temporanea e successiva esposizione permanente dei modelli all’interno del museo storico.