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Associazione Ceva nella Storia - 19. Cascine

19. Cascine     Torna all'indice


Il territorio di Ceva è da sempre caratterizzato da una vocazione agricola sulla quale si è basato lo sviluppo dell’economia locale nel corso dei secoli. A tale scopo è probabile che si siano formate parti di quegli aggregati rurali che oggi costituiscono alcune delle frazioni e dei borghi gravitanti attorno alla Città. Verso il XVI secolo è possibile, in linea con la tendenza dell’Italia occidentale, che la conduzione agricola abbia incominciato anche qui a spostarsi da questi aggregati rurali direttamente al sito di produzione, staccandosi dai nuclei abitati e generando la tipologia residenziale della cascina. Da una rapida ricognizione appare chiaro come sul territorio di Ceva questo tipo di strutture sia assai diffuso, ma, allo stesso tempo, come queste si presentino con una grande varietà di forme. Epoche diverse, tipi di conduzione e di colture, anche in relazione alla varietà morfologica del territorio, hanno contribuito a questa ricchezza architettonica. Le cascine erano condotte direttamente dal proprietario oppure dal fittavolo o dal mezzadro e sovente presero i nomi dalle famiglie che le abitavano, da cappelle o monasteri nelle vicinanze, da corsi d’acqua che scorrevano nei pressi o dalla presenza di particolari essenze arboree.
Queste costruzioni hanno subito nel corso del tempo degli interventi volti a modificare o ampliare le strutture in funzione degli aggiornamenti nella produzione e delle rinnovate esigenze di spazio. Per effetto dell’abbandono delle campagne, fenomeno che si accentuò dalla metà del Novecento, molti di questi fabbricati sono andati in rovina oppure sono stati oggetto di trasformazioni tali da renderne irriconoscibile l’originale forma.
Il primo obiettivo è quello di individuare e censire tutte le cascine esistenti sul territorio di Ceva, comprese quelle non più esistenti e quelle in rovina. Per ognuna di esse si dovrà procedere avanzando un’ipotesi circa la forma originale, individuando tutte le trasformazioni e gli interventi susseguitisi nel corso del tempo, cercando anche di inquadrare cronologicamente ognuno di essi. In seguito si richiede di evidenziare gli schemi compositivi e funzionali di ciascuna struttura, al fine di risalire ad eventuali punti in comune tra le varie costruzioni in relazione ai diversi periodi. Sempre per ciascuna cascina, si rende necessario verificare ipoteticamente il tipo di attività svolta nei vari periodi (allevamento e coltivazione) nonché cercare di risalire all’ampiezza della superficie agricola condotta, in relazione alla dimensione delle strutture. Attenzione deve essere rivolta anche verso le varie denominazioni che nel tempo sono state attribuite alle strutture stesse, provando a risalire alla loro origine nonché alla tipologia e denominazione delle famiglie che le hanno abitate.
Infine, dopo aver analizzato ogni singola unità, si richiede di proporre una sintesi, ovvero di individuare punti in comune circa le tendenze architettoniche, estetiche, funzionali e compositive al fine di risalire ad un eventuale modus operandi del territorio cebano.
Il risultato finale è la realizzazione di schede inerenti ogni singola cascina con individuazione di tutte le caratteristiche architettoniche e funzionali. Produzione di mappe con individuazione delle strutture e suddivisione per periodo, dimensione, ecc.