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Associazione Ceva nella Storia - 36. Istruzione

36. Istruzione     Torna all'indice


Fino al principio del XVIII secolo l’insegnamento era principalmente affidato a precettori privati di cui potevano giovarsi solo le categorie privilegiate, mentre l’apprendimento non faceva parte degli obiettivi e delle possibilità delle classi meno abbienti, salvo quel poco che poteva venire dalla minore o maggiore frequentazione degli ambienti ecclesiastici, dove chi era nelle condizioni di accedere poteva acquisire un’alfabetizzazione di base. In tutti i casi il livello medio di istruzione si manteneva molto basso. Nel XVIII e XIX secolo si diffusero scuole domestiche gestite in casa propria da insegnanti autorizzati.
La disponibilità dell’eredità del benefattore don Agostino Borgognone seguita al suo testamento del 1719 rappresentò di fatto l’inizio in Ceva di un’attività di pubblica istruzione. La donazione era stata effettuata alla Congregazione della Dottrina Cristiana con sede in Avignone, ma non potendo i suoi membri essere ammessi nelle provincie subalpine, la volontà del testante, che prevedeva la fondazione di un collegio-convitto dove si insegnassero la grammatica, l’umanità e la retorica, venne resa operativa direttamente dal Municipio, a ciò autorizzato con regie patenti del 1721 e i corsi vennero aumentati aggiungendovi anche quello di filosofia. Nacque così quello che fu denominato Pio Istituto delle Scuole, che, dopo alcune collocazioni provvisorie, trovò una sede permanente presso la struttura dell’ex convento francescano, diventata disponibile dopo la soppressione degli ordini religiosi decretata dal governo napoleonico. In breve il collegio assunse una discreta notorietà ed era anche frequentato da alunni provenienti da fuori Ceva. Nel 1840 venne effettuata a favore delle scuole un’altra cospicua elargizione da parte del canonico cebano Pio Bocca.
Nel 1841 si registrò la permuta dei locali delle scuole con quelli dell’Ospedale, abbisognando quest’ultimo di più spazi per le proprie attività. Nel 1848 intervennero disposizioni governative che decretavano la riorganizzazione del sistema scolastico con l’istituzione da parte del Municipio di corsi completi di scuole elementari per ambo i sessi.
Nel 1881 venne dato l’avvio alla costruzione del palazzo in località Brolio dove avrebbero trovato la loro sede l’asilo infantile, fino ad allora ospitato in un piano del fabbricato dell’Istituto Derossi, e le scuole femminili. Intanto il Ginnasio, come erano a volte chiamate le scuole sorte dalle eredità Borgognone e Bocca, aveva ottenuto la parificazione con le scuole regie aumentando il suo prestigio. Risale ai primi anni venti del secolo scorso un ulteriore ampliamento di tutto l’assetto scolastico con la possibilità dell’apprendimento di materie tecniche e linguistiche e la disponibilità di palestra e laboratori. Si assistette poi però ad un progressivo ridimensionamento, cessò la sua funzione il convitto e furono soppressi i corsi ginnasiali, mentre nel 1937 le scuole elementari maschili, unitamente a quelle femminili, si trasferirono nel nuovo grande edificio costruito in località Brolio adiacente a quello dell’asilo. Al secondo piano di quest’ultimo venne quindi ospitata la Scuola media inferiore mentre nell’ex collegio Borgognone si mantenne la scuola secondaria di Avviamento professionale di tipo commerciale con corsi triennali.
La riforma scolastica della metà degli anni Sessanta portò ad ulteriori cambiamenti. La costruzione di una nuova ala del Palazzo Borgognone avrebbe consentito di avere gli spazi sufficienti per tutte le classi della scuola secondaria di primo grado, mentre dal 1967 nell’edificio dell’asilo prese via un corso per ragionieri e qualche anno dopo un altro per geometri, che attualmente, dopo altri ingrandimenti ed integrazioni, si configurano nell’Istituto di Istruzione Superiore G. Baruffi che propone tre itinerari formativi: Liceo Scientifico, Tecnico Economico e Tecnico Tecnologico. L’istituto occupa l’intero edificio in quanto dal 1979 l’asilo infantile divenne Scuola materna statale, che ebbe la sua nuova sede sempre nella zona del Brolio vicino all’Oratorio parrocchiale. Per un paio di decenni tra gli anni Sessanta e Ottanta fu attiva anche una scuola per Segretari d’azienda con corsi triennali. Nel 1953 venne istituito, in una porzione del fabbricato un tempo occupato dalla filanda Odetto nel borgo della Torretta, un centro di formazione professionale (INAPLI) che è diventato oggi una struttura d’avanguardia (CFP Cebano Monregalese) in campo metalmeccanico, elettromeccanico, informatico, con corsi specifici e personalizzati nei settori dell’industria, dell’artigianato, del terziario, dell’informatica, dei servizi alla persona e della pubblica amministrazione.
In merito all’ospitalità convittuale, oltre al collegio Borgognone, si deve ricordare l’Istituto Derossi che, per un lungo periodo, fu attivo non solo come struttura per l’accoglienza dell’infanzia disagiata, ma anche come semiconvitto maschile e convitto femminile per studenti. Inoltre, a partire dai primi anni Sessanta del Novecento e per quasi un ventennio, il palazzo in cui ebbe sede la società Brenta in via XX settembre, ospitò la Casa dello Studente gestita dalla Pontificia Opera Assistenza.
Non esistendo specifiche pubblicazioni che raccontino dell’evoluzione in termini di statistica e di livelli qualitativi dell’istruzione scolastica in Ceva, dovrebbe essere questo il punto di arrivo di una serie di peculiari ricerche che potrebbero dar luogo all’edizione di un idoneo testo sull’argomento. Pure interessante potrebbe risultare un’approfondita analisi tecnico-strutturale sui numerosi fabbricati che nel corso degli ultimi tre secoli sono stati, anche con periodi di cambi di destinazione d’uso, sede dei vari corsi di istruzione scolastica.