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Figlio dei Marchesi di Ceva, signori di Chiusa, Priero e Castelnuovo, fece gli studi giuridici, ma preferì l’eloquenza e la poesia.
Si distinse in letteratura e fu accademico a Pisa.
Pubblicò varie dissertazioni sulle poesie del Petrarca.
Divenne segretario della Repubblica, ma irritato dalla malevolenza di coloro che si erano adoperati ad ostacolarlo in tal proposito, abbandonò la patria e si recò a Roma. Qui servì il cardinale di S. Severina nel 1594.
Una lettera del 1601, dell’amico P. Sauli Carrega, lo esorta a non abbandonare la letteratura per la cura delle anime, ma Giovanni Andrea era divenuto Vicario Generale ed in seguito divenne segretario del Cardinale Domenico Pinelli.