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Associazione Ceva nella Storia - Casata dei Ceva '600: Diana (XVII secolo)

Casata dei Ceva '600: Diana (XVII secolo)     Torna all'indice


Diana era figlia di Carlo, marchese di Ceva e di Garessio.

Fu apprezzata per il candore dei suoi costumi alla corte della duchessa di Savoia Caterina d’Austria, moglie del duca Carlo Emanuele I, tanto da diventarne damigella d’onore.

In seguito passò vari anni nel monastero di Santa Chiara, affinché potesse compiere il voto con cui si era obbligata per vestire l’abito di cappuccina. Col patrocinio dei Sovrani e grazie alle elargizioni di persone pie, con il breve di fondazione concesso da papa Urbano VIII nel 1624, istituì a Torino un Monastero per Clarisse Cappuccine, monache che vivono la Regola di Santa Chiara.

Seguita da ventidue nobili e valorose postulanti vi fece solenne ingresso il 24 ottobre del 1627 ricevendo il velo dalle mani di monsignor Carlo Argentero, vescovo di Mondovì, alla presenza di tutta la Corte.

Nonostante vari esodi delle sue occupanti durante il periodo napoleonico ed a seguito delle leggi Siccardi di metà Ottocento di separazione tra Stato e Chiesa, nel 1869 le Clarisse fecero ritorno nella loro primitiva casa di Borgo Po, dove risiedono tuttora.