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Marchese dei Ceva, apparteneva alla famiglia dei Rovelli.
Fu professore nel Regio Collegio di Monza.
Nel 1787 scrisse l’Emo, poemetto in ottava rima diviso in due canti.
Fu composto per encomiare il singolare valore dell’ammiraglio Angelo Emo, cavaliere della Stola d’Oro straordinario Capitano di mare della Serenissima Repubblica di Venezia.
Questi andò in guerra contro Tunisi ed espugnò la piazza di Sfax.
Il poema offre vivaci immagini, una forbita elocuzione che tesse versi armoniosi.