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Associazione Ceva nella Storia - Arciprete della parrocchia di Ceva - 1327: Vachina, Paganino Jogia e Enrico Aldisio

Arciprete della parrocchia di Ceva - 1327: Vachina, Paganino Jogia e Enrico Aldisio     Torna all'indice


Vachina
Varie annotazioni riguardano in quest’anno il Vachina originario di Bagnasco e Arciprete di Ceva. Nonostante che avesse già il beneficio perpetuo di san Gallo in Cornegliano, fu preposito a San Secondo di Asti e poi arciprete di Guarene. Venne poi insignito di un altro beneficio ecclesiastico anche se teneva già gli altri prima descritti a condizione che lasciasse l’arcipretura di Ceva, indi fu preposito a San Nicolao di Alba e arciprete di Priero.

Paganino Jogia
Fu canonico di Albenga, abate del monastero di Santa Maria dell’isola Gallinara presso Albenga, preposito di Santa Maria di Albenga e arciprete di Ceva.

Enrico Aldisio
Fu canonico di Sale, preposito di San Nicolao in Alba e poi arciprete di Ceva.

Nel 1329, l’arciprete plebis de Seva fece istanza, d’accordo col vescovo di Savona e con il preposito di Ventimiglia, che un certo Giovanni di Marco ottenesse la prepositura della collegiata di San Giacomo di Tabia (Taggia), ma il nome non è indicato.

(Guillaume Mollat Jean XXII - Lettres Communes analysées d’après les registres dits D’Avignon et du Vatican)