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Associazione Ceva nella Storia - Militare '800: ERMANNO CARLOTTO (Ceva 1878 - Tientsin 1900)

Militare '800: ERMANNO CARLOTTO (Ceva 1878 - Tientsin 1900)     Torna all'indice


Nacque a Ceva il 30 novembre 1878.

Militare di grande valore che gli valse la medaglia d'oro al Valor Militare alla Memoria.

Nel novembre del 1892 entrò nell'Accademia Navale di Livorno, divenendo Guardiamarina.

Nel 1898 si imbarcò sull'incrociatore corazzato Carlo Alberto, con destinazione Americhe e Estremo Oriente.

Nel 1900 venne promosso Sottotenente di Vascello ed imbarcato sull'ariete torpediniere Elba, stanziato nei mari della Cina. Il sottotenente di vascello Carlotto si trovò nel pieno della Rivolta dei Boxer (1899-1901).

Nata come difesa della Cina da parte di alcuni gruppi di giustizia e concordia cinesi chiamati semplicemente «Boxer» dagli occidentali, per via della presenza della parola «pugno» nel nome originale. Combattevano gli stranieri, inglesi, russi, giapponesi e tedeschi, che cercavano concessioni territoriali, zone di influenza, miniere e appalti per la costruzione delle ferrovie e arricchirsi. I Boxer raggruppavano contadini senza terre, carrettieri, artigiani, funzionari, ex soldati che vedevano con terrore l'ampliamento della rete ferroviaria, la costruzione delle linee telegrafiche, la comparsa sulle vie fluviali di navi a vapore, l'apparizione di tessuti e filati fabbricati a macchina. Tutte novità che, nell'immediato, toglievano loro posti di lavoro. Portatori di queste novità erano gli stranieri, in modo particolare gli ingegneri delle ferrovie e delle miniere. Essi erano ferocemente odiati assieme a un'altra categoria, quella dei missionari, cattolici e protestanti.

Ermanno Carlotto partecipò alla difesa di Tientsin assaltata dai Boxer.

Il 19 giugno 1900 venne colpito gravemente mentre, allo scoperto, dirigeva il fuoco dei suoi uomini durante un cruente assalto dei Boxer all'edificio della Scuola Militare che stava difendendo.

A suo nome fu dedicata: la cannoniera della Regia Marina, che dopo l'armistizio prestò servizio nella Marina imperiale giapponese, dopo la fine della seconda guerra mondiale venne utilizzata dalla Marina della Repubblica di Cina e poi dalla Marina della Repubblica Popolare Cinese; la caserma Ermanno Carlotto edificio delle forze armate italiane a Tientsin.

Morì il 27 giugno 1900 a causa delle ferite riportate nello scontro.