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Nacque a Ceva il 3 agosto 1830.
Studiò nel collegio militare di Torino e nel 1848, neanche diciottenne, decise di arruolarsi nell’Armata di Carlo Alberto per partecipare in qualche modo all’Unità d’Italia che perseguì per tutta la sua vita, morendo drammaticamente per le ferite riportate durante la battaglia di Custoza nel 1866.
Scelse con dedizione la carriera militare inizio come bersagliere, sottotenente del 7°, sottotenente dell’8° Reggimento Fanteria Brigata “Cuneo”.
Militò nelle caserme e nei forti dello Stato, partecipò alla spedizione d’Oriente nella Campagna voluta da Cavour al fianco degli eserciti inglesi, francesi e turchi per contrastare la Russia zarista.
Si batté nel 1849 a Novara, nel 1855 in Crimea, tornato fu stanziato presso i forti di Genova fino al 1858, quando col suo reggimento prese parte alla Battaglia di San Martino che gli valse la medaglia d’argento al Valore Militare.
Da luogotenente del 8° Reggimento di Fanteria, viene promosso a Capitano e trasferito al 52° Reggimento Fanteria Brigata “Alpi”.
Prese parte alla Battaglia di Custoza e il 24 giugno 1866 venne colpito da due palle di mitraglia di un colpo di cannone austriaco, al fianco sinistro.
Morì all’ospedale militare Santa Chiara a Brescia il 9 luglio.