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Dottore in medicina e chirurgia.
Grande benefattore della chiesa di San Bernardino, di cui fu il primo priore.
Fu membro dell’Accademia Scientifica Italiana e viene ricordato per i suoi studi specifici sul colera compiuti a Cuneo.
Quando il morbo si diffuse anche nella nostra cittadina, egli si prodigò personalmente nella cura di quei contagiati di fronte ai quali altri medici si sentivano impotenti, riuscendo addirittura nella loro guarigione.
Fece questo a titolo gratuito, rifiutando di presentare le parcelle alle Autorità, come richiesto dall’Amministrazione Comunale.
La sua salma fu tumulata, unitamente a quella della moglie Luigia Jemina e della suocera Angela Bottalla, in una cripta della chiesa di san Bernardino.