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Colto collezionista, fu insigne per le sue composizioni in versi ed in prosa.
Segretario del Segretariato per i Brevi ai principi di papa Urbano VIII che si componeva di un segretario e due assistenti.
Era incaricato di scrivere i Brevi apostolici indirizzati a imperatori, re, principi o altre personalità di rango e di preparare le allocuzioni che il Papa pronunciava nei Concisori, le encicliche e le lettere apostoliche.
Dal 1633 fu segretario del cardinale Luigi Caetani, amico fraterno di Andrea Sacchi ed estimatore della sua opera e di quella di François Du Quesnoy.
Amante dell’arte collezionò disegni, dipinti e sculture. Tra le opere più notevoli vi è il ritratto dell'abate come allegoria della pittura dipinto dal Sacchi e in terracotta di Maurizio di Savoia, modellato da Du Quesnoy, conservato nei Musei di Roma.