Seguici anche su Facebook! |
Al professore don Giovanni Agostino Borgognone si deve un ordinamento stabile all’istruzione della città di Ceva.
Nel suo testamento (rogato in Ceva il 22 giugno 1719 dal notaio G. B. Melissano di Saliceto) lasciò erede del suo cospicuo patrimonio la Congregazione della Dottrina Cristiana, con sede ad Avignone, con l’obbligo di istituire a Ceva un collegio per l’insegnamento della grammatica, dell’umanità e della retorica sotto la sorveglianza del vescovo della diocesi, dell’arciprete e del sindaco.
La donazione venne fatta con l’intervento e l’accettazione del padre Domenico Boriglioni, rappresentante della Congregazione.
Nel testamento don Borgognone diceva che : «…detti padri saranno obbligati per patto espresso a fare la loro residenza nella presente Città per sempre, e dove pretendessero di farla altrove.... si possono costringerli anche per via giuridica». Ma in quell’epoca, i suddetti frati non erano ammessi nelle Provincie Subalpine e non poterono ottenere il Regio placet per stabilire il Collegio.
Allora il Municipio di Ceva, con Regie Patenti del 26 novembre 1721, ottenne di poter amministrare il lascito Borgognone per le scuole indicate dal sacerdote e fece quanto esso indicava ai frati di «…pigliare possesso della sua eredità, di vendere tutte le cose ad essi donate e dal prezzo di esse crearne tanti censi con le dovute cautele».
Nacque così il Pio Istituto delle Scuole, a volte denominato anche Collegio-Convitto Borgognone. Questo dapprima collocato nell’ ex Convento Francescano, sulla riva destra del torrente Cevetta, poi, a seguito di permuta con il fabbricato dell’ospedale, nello storico palazzo dove ancor oggi è ubicato l’Istituto comprensivo Attilio Momigliano.
Don Agostino Borgognone morì il 24 giugno 1720 a Ceva e venne sepolto nella chiesa parrocchiale della Città.