Seguici anche su Facebook! |
Prima di parlare delle majorettes di Ceva, si deve precisare che queste ragazze praticavano la disciplina sportiva denominata twirling. Questa è un’attività agonistica ginnica che può esser svolta individualmente, in coppia e in squadra, sia maschile che femminile. Il twirling è caratterizzato dall'uso di un'asta metallica, detta “bastone” (baton-twirl), dotata all'estremità di due pomelli in gomma, uno piccolo (tip) ed uno grande (ball). Unisce a movimenti propri di danza, ginnastica ritmica ed artistica, l’uso di questo bastone che viene lanciato in aria o fatto roteare sul corpo. Infatti il significato di questo termine deriva dall'inglese to twirl, “far ruotare”, riferito al movimento del bastone coordinato ai movimenti del corpo.
Il twirling nasce nelle isole Samoa nell'Oceano Pacifico, dove alcune danzatrici si esibivano con bastoni colorati. Negli anni Venti del XX secolo, negli Stati Unitisi si iniziava a vedere la figura di un uomo che roteava un bastone in testa alle bande musicali, in seguito negli anni Trenta nacquero le majorettes a scopo folkloristico, ma ben presto la loro attività venne trasformata in disciplina sportiva.
In Europa la prima Federazione Twirling è stata quella francese, mentre quella italiana si costituì nel 1974 a Robbio Lomellina.
La Federazione Italiana promosse con la Federazione Americana la Costituzione della WBTF (World Baton Twirling Federation) a Londra nel 1977. Nell’Aprile 1978 a Las Palmas – Isole Canarie – venne approvato l’Atto costitutivo e lo statuto.
La Federazione Italiana ha avuto il grande merito di trasformare e guidare il movimento delle majorettes verso una vera attività sportiva. Sul territorio nazionale la FITw è suddivisa in 8 Comitati Regionali (Piemonte, Lombardia, Sicilia, Triveneto, Lazio, Marche, Liguria e Toscana) per un totale di 63 società al 2015.
In Piemonte si iniziò a praticare il twirling, già negli anni Settanta del XX secolo, in alcuni paesi in modo dilettantistico, come Carrù e Ceva, altri si affiliarono alla federazione, come Bra che ha due società sportive.
Ma come si è presentato a Ceva il twirling?
Nell’estate del 1975, a poco più di un anno da quando la banda cittadina aveva ripreso con rinnovata strutturazione e nuovo entusiasmo la sua attività musicale, si registrò l’esordio di una schiera di graziosissime majorettes. Erano ragazzine cebane la cui età media non superava i tredici anni, quasi tutte impegnate da tempo come “maschere” al teatro Marenco, egregiamente preparate dalla maestra Eugenia Bovero, solerte fondatrice del gruppo. Con i loro balletti portarono una nota di leggiadria e di colore rendendo più sontuose le sfilate grazie alla loro coreografia ed accrescendo l’effetto scenico dei concerti della banda.
Facevano parte della formazione iniziale: Cinzia Boffano, Elisabetta Boffano, Ileana Costantino, Ornella Cuniberti, Manuela Finocchio, Rita Franco, Silvia Lamberti, Barbara Mao, Luisella Pistone e Daniela Sciolla, coordinate dalla capitana Tiziana Luciano.
Negli anni successivi si avvicinarono a questa particolare disciplina spettacolare e sportiva anche: Gemma Accomo, Patrizia Bailo, Cristina Ferrero, Maria Gabriella Garelli, Paola Gula, Anita Maldera, Antonella Sciolla, Patrizia Sevega, Lorena Storai, Laura Tomatis. Il ruolo di capitana era assunto alternativamente da Manuela Finocchio e Rita Franco.
L’attività delle majorettes di Ceva continuò poi sotto la guida di Marisa Odetto e di Monica Finocchio, con radicali cambiamenti nell’organico che incluse: Monica Bagnasco, Daniela Bava, Tiziana Berutti, Tiziana Bonino, Liliana Buscaglia, Monica Canova, Sara Faroppa, Anna Maria Fechino, Barbara Finessi, Mara Gallizio, Mirella Gallizio, Cristina Garelli, Simona Ghirardo, Barbara Giachello, Paola Giacometti, Alessia Luciano, Carla Martino, Rossana Montano, Franca Oreglia, Simona Raviolo, Eva Risso, Marica Sardo, Monica Storai, Stefania Tomatis.
Dopo qualche anno, difficoltà operative legate soprattutto agli impegni scolastici delle ragazze ed il numero limitato delle occasioni in cui potersi esibire ridussero notevolmente la consistenza del gruppo tanto da determinarne il definitivo scioglimento.