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Un volume che, come il precedente dedicato alla prima campagna in Italia, tratta degli avvenimenti napoleonici, ma con un’interpretazione decisamente innovativa, che si allontana dalla storiografia dei vincenti per analizzare un punto di vista più obiettivo. Giovedì pomeriggio, a Palazzo Lascaris sede del Consiglio regionale, è stato presentato l’ultimo libro del Generale Luigi Manfredi: Napoleone. La seconda campagna d’Italia da Parigi a Marengo. L’autore, grande appassionato di Napoleone ha un curriculum di tutto rispetto sia sul campo militare, Comandante del 4° Corpo d’Armata alpino, sia sul campo politico, senatore della Repubblica per ben due legislature che sul campo storico col suo primo libro Napoleone – Aprile 1796. La prima campagna d’Italia da Nizza a Cherasco. A presentare e moderare l’evento culturale la dott.ssa Barbara Florio, presidente dell’associazione Ceva nella storia di cui Manfredi è socio fondatore. «Ceva nella storia è orgogliosa dell’opportunità che il Generale ci ha offerto - ha commentato la presidente - permettendoci di essere al suo fianco di fronte al presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo, ad alcune delle massime autorità civili e militari di Torino e di far conoscere la nostra associazione nonché l’importanza di Ceva come nodo strategico militare di passaggio tra Piemonte e Liguria nella storia». Nel libro il Senatore si concentra sul periodo storico che va dall’assunzione del potere di Bonaparte in Francia alla battaglia di Marengo. Una ricerca decisamente impegnativa affrontata analizzando materiale e documentazione austriaca. E così il Generale Manfredi racconta come siano andati realmente i fatti mettendo in evidenza la somma di errori degli Austriaci, ma anche di Napoleone, sia in previsione che durante la battaglia di Marengo. Il punto di forza del volume è il binomio audacia-fortuna: «una fortuna sfacciata di Bonaparte in tutta la seconda campagna - ha spiegato il senatore - a partire dal suo arrivo in Francia, dopo aver abbandonato il proprio esercito in Egitto contravvenendo agli ordini e ciononostante senza subire un processo e una condanna». Molto interessanti anche le pagine dedicate ai ritratti degli uomini di Bonaparte, quale il generale Desaix, ritenuti decisivi nella campagna e nella battaglia di Marengo. E proprio in riferimento a quest’ultima Manfredi ha commentato: «lo scontro noto ai più come l’importante vittoria contro gli Austriaci, secondo me fu prima ancora l’evento grazie a cui Napoleone riacquistò in Francia il suo potere minacciato da faziosi in complotto». «Su Napoleone si è scritto molto- ha concluso - ma occorre indagare ancora perché la storia possa davvero essere maestra di vita». Fra i relatori presenti anche Carla Moruzzi Bolloli presidente dell’Istituto per la Storia e il Risorgimento italiano di Alessandria-Asti, che ha parlato di Napoleone nell’alessandrino e il Senatore Domenico Contestabile, che ha offerto un’immagine inedita di come si scrive storia. L’opera è stampata in numero limitato a 500 copie, chi è interessato all’acquisto può inviare una mail all’associazione oppure rivolgervi alla cartolibreria La Matita di Ceva.