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L’associazione storica Ceva nella Storia ha presentato la riedizione del libro "La buona Fata del Forte di Ceva". In occasione del centenario della morte di Giovanni Battista Salvetti, avvenuta nel 1913, si è scelto come primo volume della collana “Miti e Leggende di Ceva e dintorni” che propone alcuni romanzi inediti o introvabili di scrittori appassionati alla storia del nostro territorio.
Splendido racconto ottocentesco di ispirazione manzoniana, a metà fra il romanzo storico e quello cavalleresco.
Siamo nel 1615. Nel fitto ed oscuro bosco oltre la collina su cui si erge il Forte di Ceva, vi è una piccola casetta bianca che si può appena scorgere superato il colle Baglioni ed è la dimora di Bianca.
Figlia del marchese d’Alba, costretta a fuggire per evitare un matrimonio combinato, si rifugia nella città natale della sua fidata cameriera: Ceva. Qui passa le sue giornate ad aiutare poveri, malati e i soldati del Forte colpiti da un’epidemia. Serena e tranquilla pensa di essere al sicuro sotto i bastioni del Forte, ma viene scoperta! Soccorsa dal suo amore Ottone, inizia una rocambolesca storia, cucinata con sapiente arguzia dallo scrittore che descrive le peripezie dei giovani in una piccola città, protagonista anch’essa di un’avventura corale, tra la drammaticità dei suoi momenti cruciali e la vivace quotidianità di un ambiente capace di ricreare, con limpidezza superiore alla penna di uno storico, luci ed ombre di un Seicento cebano di grande fascino.
“Il portare a conoscenza questi classici cebani serve per riportare in auge le nostre radici e prendere coscienza ed orgoglio delle persone che hanno dato tanto alla città di Ceva, come ad esempio il Salvetti. Spirito attivo e versatile, consigliere comunale e sindaco, avvocato di buona fama e vice pretore. Dotato di profondo senso per l’arte, emerse nella letteratura e nella musica. Fu poeta e romanziere, con preferenza per le trame a fondo storico. I suoi meriti furono riconosciuti dal Regio Governo con la nomina a Cavaliere d’Italia, mentre da parte del Re gli fu conferito il Cavalierato dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro. E’ quindi per noi un onore iniziare questa collana con un suo romanzo” così conclude il vice presidente Lorenzo Nurisio.