Seguici anche su Facebook! |
Tutte le sere del mese di maggio si recita il Santo Rosario nelle chiese e cappelle rionali di Ceva e presso alcuni piloni votivi. Questo anche a testimonianza di una secolare fede religiosa che, nonostante i tempi, si mantiene vivida ed intensa nella popolazione. Pia devozione che, sia nei momenti lieti che nelle circostanze più tragiche, ha contribuito a sostenere spiritualmente gli animi predisponendoli alla speranza ed al bene.
Numerose testimonianze di storico credente fervore sono riscontrabili grazie agli edifici di culto, che ancor oggi arricchiscono artisticamente l’incanto delle nostre contrade ed anche grazie a molti eminenti personaggi del passato che hanno dato lustro al Marchesato di Ceva. Nei secoli trascorsi, dal 1200 fino agli inizi del 1800, numerosi cebani svolsero ruoli di prim'ordine all'interno della Chiesa cattolica e acquisirono una cattedra vescovile ben 21 concittadini, di cui due ebbero la nomina cardinalizia. Cosa di per se notevole, dato che la nostra piccola città non era paragonabile agli innumerevoli grandi centri urbani di quelle epoche. Grazie però ai marchesi Ceva e dalla metà del Cinquecento ai marchesi Pallavicino a livello politico ed ecclesiastico il marchesato mantenne sempre una condizione di importante rilevanza. L'associazione Ceva nella Storia, partendo dal lavoro sviluppato dall'arciprete Giovanni Olivero nella sua opera Memorie storiche della Città e Marchesato di Ceva, ha svolto ulteriori ricerche da cui si sono ricavate delle brevi biografie di queste esimie figure visibili sul sito internet www.cevanellastoria.it. Il presidente dell’associazione, la dottoressa Barbara Florio, spiega: “Attraverso i mezzi informatici si vuole essere più aperti e ricettivi verso il mondo e far conoscere un paese con la sua storia ricca di importanza, ma a volte un po' nascosta. Questo progetto rientra in un’iniziativa più ampia ed approfondita che si sta sviluppando.”
La sequenza dei vescovi inizia con Nicolò Guascone Ceva, vescovo di Albenga nel 1291, per arrivare a Giuseppe Francesco Antonio Bertieri vescovo di Como e di Pavia nel 1800. I cardinali del marchesato di Ceva furono Francesco Adriano Ceva, che venne inviato in Francia quale nunzio straordinario della Santa Sede presso il re Luigi XIII nella prima metà del seicento, partecipò a tre conclavi, sepolto a Roma in San Giovanni Laterano e Giuseppe Tommaso Derossi, eccellente teologo e vescovo di Alessandria.