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Grande successo per il secondo appuntamento culturale dell’estate cebana. Martedì sera il dehor del bar La vecchia Latteria è stato “invaso” da una sessantina di avventori, ricevuti dal sindaco Alfredo Vizio e dal presidente di Ceva nella Storia la dottoressa Barbara Florio.
Gli Aperitivi Culturali Cebani, ideati dall’associazione storico-culturale Ceva nella Storia, dalla cartolibreria La Matita, dall’Assessorato alla Cultura e dall’Assessorato alle Manifestazioni prendono in esame autori cebani e argomenti di interesse locale. Dopo il primo incontro presso il Caffè Bistrò con Angelo Bagnasco che ha piacevolmente raccontato la contrada di Valgelata, si è passati ad un argomento più delicato, che tocca molte famiglie: la disabilità.
Ospite della serata Claudia Vignolo, cebana di nascita, che ha presentato il suo libro “Solo con gli occhi – La forza di una mamma”, dove spiega il suo rapporto con la figlia Valentina, ma soprattutto apre il suo cuore e ci fa capire attraverso le sue parole tutte le difficoltà che ha dovuto affrontare. Ci si è trovati davanti ad una madre che ha dovuto mettersi a confronto con la disabilità della figlia, ma ha raccontato la sua situazione col sorriso sulle labbra, in modo brillante e allo stesso tempo toccante. Ha raccontato di aver avuto dei momenti di debolezza e abbattimento morale, che si alternavano ad altri di serenità e grande forza d’animo. Ben inteso con questo non si vuol dire che Claudia sia un’eroina, ma una persona come tutti, costretta a sostenere una dura prova della vita. Tante persone si trovano nella sua situazione e il modo di reagire è diverso per ognuna di esse. Alcuni genitori si chiudono nel loro mesto guscio, altri invece si aprono al mondo per permettere al loro figlio di conoscerlo e a sua volta farsi conoscere, mondo che a volte sembra insensibile e altre no.
Claudia ha scritto questo libro come sua «volontà di voler far conoscere Valentina ai suoi nuovi compagni della scuola media. Ho pensato di poter essere io la sua voce, nell’intento di far avvicinare i ragazzini a lei, sapendo in anticipo come rapportarsi e che tipo di risposte aspettarsi».
Una citazione dal suo libro riassume questa straordinaria esperienza: «Lei è stata, per me, una sfida, un banco di prova, un trampolino di lancio dal quale mi sono tuffata non senza paura, ma senza protezione, senza sapere cosa mi aspettava sotto. Sono caduta, mi sono rialzata e, a fatica, arranco verso il futuro. Con tutto il mio cuore, Claudia».