Rassegna stampa
Conclusi gli Aperitivi Culturali Cebani (25 settembre 2016)
Con l’appuntamento di fine settembre si sono conclusi gli Aperitivi Culturali Cebani nei dehors di alcuni bar del centro storico organizzati dall’associazione storico-culturale Ceva nella Storia per l'estate 2016. L'anno passato, la stessa iniziativa aveva riscosso molto successo, così si era deciso di partire già dal mese di giugno. Grazie all'aiuto di Silvana Benedicti, Roberto Odello e dell'assessore alla Cultura del Comune Mara Garelli, si è potuto definire e portare avanti un programma molto interessante.
Ogni Aperitivo Culturale ha avuto uno o più relatori che hanno esposto un argomento, dando l'opportunità ad ogni partecipante di interagire con loro ponendo quesiti e favorendo lo scambio di opinioni, con un buon bicchiere e qualche stuzzichino.
Il presidente dell'associazione, Barbara Florio: "Ringrazio tutti i relatori che sono intervenuti e i bar che si sono resi disponibili ad ospitarci, Bar Pasticceria Bono, Bar La Vecchia Latteria, Bar Portici, Caffè Bistrò, Caffè Cinque Sensi, Nero Intenso Caffè e Osteria Bislacca, l’unione di cibo e cultura ha favorito i nostri incontri accogliendo un buon numero di partecipanti".
Si è iniziato con una chiacchierata su come Ceva sia stata raffigurata in alcuni dipinti del Seicento e come si sia evoluta urbanisticamente la città, con gli architetti Michele Cocca, Pier Carla Ferrero, Maria Stella Odello e il vice presidente dell’Associazione Lorenzo Nurisio. In seguito i relatori sono stati: Alessandro Prandi e Giorgio Gonella che, grazie alla disponibilità della famiglia Rebaudengo che ha anche omaggiato una copia del testo a tutti i presenti, hanno presentato gli scritti del Risorgimento del capitano Giuseppe Rebaudengo; Nicolò Oppicelli, micologo e direttore scientifico della Mostra del Fungo del Gruppo Micologico Cebano, ha parlato dei funghi delle valli cebane, come trovarli, riconoscerli e gustarli, portando molte specie di funghi e tartufi appena raccolti; lo scrittore Giammario Odello ha raccontato l'esperienza di una donna che ha vissuto la seconda guerra mondiale nelle nostre terre, attraverso il suo libro La resistenza di chi è rimasto. Vigore e virtù di una donna di Langa; Alessandra Demichelis, scrittrice, ha descritto nel libro N.N. - Storie di trovatelli in provincia di Cuneo tra Ottocento e Novecento un mondo molto vicino, ma a volte sconosciuto, quello di quei bambini che non ebbero la fortuna di avere una famiglia; Mafalda Maestro, Franco Margaria e Giovanni Sciarra hanno raccontato i loro numerosi viaggi in terre lontane con la proiezione di moltissime diapositive; Giorgio Macor, per mezzo del suo libro Canarini e Papaveri ha esposto tre storie legate da un sottile filo conduttore costituito dalla solitudine e dalle difficoltà di interagire da parte degli immigrati con gli italiani; Romano Salvetti, ha affascinato il pubblico col racconto antropologico che inquadra il “bosco sacro” che circonda Paroldo, descritto nel libro A margine del bosco sacro; il senatore Natale Carlotto, presentando ed offrendo a tutti gli intervenuti il suo libro autobiografico, ha parlato della Guerra vissuta attraverso i suoi occhi riferendo di come visse il periodo prima della guerra, poi la sua esperienza durante la guerra e quello che ne seguì dopo, interfacciandosi con il senatore generale Luigi Manfredi; Franco Icardi, ricercatore storico, ha disquisito sui natali di Cristoforo Colombo, filmato dall'equipe di Sandro Bozzolo; Aldo Viora, vice presidente del Gruppo Micologico Cebano ha parlato dei funghi velenosi, allucinogeni e medicinali. Si è conclusa questa “kermesse” di appuntamenti con un giro per la piazza maggiore, ovvero piazza Vittorio Emanuele II, dove Michele Cocca, Barbara Florio, Giancarlo Icardi e Lorenzo Nurisio hanno fatto fare un viaggio a ritroso nel tempo descrivendo le architetture e le trasformazioni della piazza.
L’appuntamento è per l’estate del prossimo anno.
