Logo

Collegamenti esterni




Facebook Seguici anche su Facebook!

Rassegna stampa



Integrazione alla convenzione col Comune di Ceva (1 ottobre 2016)

Il sodalizio, nato nel 2011 per volontà di un gruppo di cittadini amanti della storia e dell’arte locale, nel 2012 aveva stipulato una convenzione con l’Amministrazione comunale riguardante l’affidamento della gestione dell’Archivio Storico Comunale e del Museo Storico Città di Ceva. In questi cinque anni di attività, l’associazione ha svolto un lavoro di catalogazione dei beni già appartenenti al Museo, apportando nuove donazioni, sia a livello museale che bibliotecario. Da parte di alcuni soci è stato effettuato un lavoro di ricerca che ha portato all’edizione del libro Ceva - Chiese Palazzi Monumenti che prende in esame oltre 70 siti di interesse storico-culturale. Il sodalizio ha anche provveduto, nell’ambito di un’attività di recupero di testi ormai introvabili, alla riedizione del romanzo di G.B. Battista, La Buona Fata del Forte di Ceva e alla stampa dell’opera di don Odasso, Ricordi Storici su Ormea. Inoltre è stato creato e curato il sito www.cevanellastoria.it che elenca documenti e notizie che risultano di difficile reperimento, offre ricche sezioni che analizzano la vita cebana e fornisce una raccolta di oltre 500 titoli di testi editi concernenti la città di Ceva.

Ora è stata apportata un’integrazione alla convenzione, aggiungendo alcune nuove competenze per il gruppo che prevedono la promozione turistica della città attraverso la storia. Sostanzialmente si tratta di alcune funzioni mirate alla realizzazione di iniziative che riguardano la valorizzazione del patrimonio storico e culturale della Città, anche per mezzo della formazione di una “equipe” di “accompagnatori” che saranno a disposizione dei visitatori. Questo anche alla luce di nuove prospettive che si apriranno, coinvolgendo l’associazione, con la fruizione per il pubblico del complesso del Forte, per il quale sono in corso i lavori di parziale recupero e messa in sicurezza.

L’associazione ha creato un progetto di studio, chiamato IVC (Infra Villam Cevam) che, attraverso 45 schede, propone una serie di lavori di ricerca su tutto ciò che può e necessita ancora di esser indagato e studiato nell’ambito di quello che fu il Marchesato di Ceva. Il progetto è aperto a tutti coloro, studenti e studiosi, che sono interessati ad approfondire questi argomenti e dà una traccia su cui si possono basare le ricerche. In seguito si darà spazio alla divulgazione dei risultati attraverso libri, convegni, pubblicazioni on-line. Ogni elaborato prodotto verrà preso in esame da un’apposita commissione.

Vi sono anche altre novità, sempre caratterizzate da una componente storica, culturale, artistica e finalizzate alla promozione turistica del territorio. Ad esempio una è quella della realizzazione, in collaborazione con le amministrazioni municipali di una corposa guida storico-turistico-gastronomica riferita a tutte le località comprese nelle vallate e sulle colline del Cebano. Altre pubblicazioni sono di prossima uscita, come il libro relativo ai 50 Anni del Basket Cebano, che fa seguito a quello già pubblicato sui 70 Anni di Tennis Cebano e quello delle Vie, piazze, ponti, borghi e località di Ceva.

Alla domanda: “Essere presidente donna, cosa comporta? Come vive questa carica?” la dottoressa Florio ha risposto: “Penso che l’esser donna, in un ambito prettamente maschile, caratterizzato da molti studiosi uomini magari anche più anziani di me, mi metta in una posizione di assoluta rottura delle tradizioni. Forse le peculiarità organizzative, magari a volte anche caotiche, che sono prerogativa di una donna, servono a rompere gli schemi e a dare qualcosa di diverso e magari quell’input che mancava o si era assopito. La fantasia e la voglia di fare, non manca mai, ma la fortuna più grande è quella di avere un bellissimo gruppo coeso al mio fianco. Le persone che percorrono questo progetto con me sono tante, tutte speciali e senza di loro non sarebbe possibile procedere. Quello che caratterizza Ceva e i suoi abitanti è l’essere modesti pur essendo delle persone eccezionali, che non amano sbandierare la loro cultura, in quanto a Ceva si fanno le cose senza cercare palcoscenici o gloria, si vuole solo offrire qualcosa ai propri concittadini e questo spiega anche il grande numero di associazioni di volontariato operative in città




Vai all'indice di tutte le news pubblicate