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Il 2020 è stato un anno strano, dove si è socializzato molto via internet e non si hanno avuto molte occasioni di incontro. Stessa cosa è successa per le visite al complesso storico del Forte di Ceva. L’associazione storico culturale Ceva nella Storia non ha potuto svolgere i suoi impegni a contatto con la gente, ma si è impegnata nell’edizione di alcuni libri che saranno presentati nel 2021. Però quest’anno è stata pubblicata la storia a fumetti del prestigioso sito storico cittadino, C’era una volta il Forte…, che uscirà a Natale.
L’autrice del libro è il presidente del sodalizio, Barbara Florio, che alla domanda, perché scrivere una fiaba sul Forte di Ceva, risponde: “È nata da un’esigenza, in quanto portare i ragazzi delle scuole medie o delle superiori non comporta particolari difficoltà, tutt’altra cosa quando bisogna raccontare il Forte a dei bambini delle elementari o delle materne. Mi ricordo che in occasione del secondo festival del doppiaggio, delle voci e delle sigle dei cartoni animati Le Voci di Cartoonia, di fronte ad una trentina di bambini sotto i cinque anni, ci siamo trovati in difficoltà a mantenere la loro attenzione e a spiegare in modo semplice la storia del sito. Quindi mi è venuto in mente di ideare una favola che si ispirasse a personaggi ed eventi storici, come ad esempio Giorgio il Nano, marchese della casata Ceva del medioevo o Napoleone Bonaparte e anche a personaggi di fantasia che sono diventati simboli importanti come ad esempio la Buona Fata del Forte. Ho voluto coinvolgere in questa avventura due donne straordinarie, Lucia Marin che ha saputo interpretare benissimo i miei testi con i suoi disegni e Alessia Di Paolo che si è occupata della parte pedagogica del libro.”
Lucia Marin, torinese, ma da anni residente a Torre Mondovì: “Grazie alla dottoressa Barbara Florio ho potuto realizzare le illustrazioni della favola che racconta la storia del Forte di Ceva. La mia passione per il disegno è diventata mestiere nel lontano 1984 e da allora ho lavorato per alcune case editrici piemontesi realizzando materiale ludico-didattico dedicato ai più piccoli: libri ed opuscoli illustrati che parlano di storia, scienza, lingue come l’inglese, agricoltura, ma anche campagne educative sulla raccolta differenziata, la Protezione Civile, la prevenzione delle calamità e molto altro ancora. Il disegno è per me un grande mezzo di comunicazione con il quale raggiungere e solleticare la fantasia del lettore, che permette spesso di semplificare concetti difficili.
Illustrare C’era una volta il Forte… mi ha dato ancora una volta la possibilità di rendere visibili e accattivanti le immagini della Storia trasformandola in favola.”
Alessia Di Paolo, cebana di adozione: “In un periodo come quello attuale leggere una fiaba ai propri figli o ai propri nipoti è un atto d'amore immenso ed acquisisce un valore ancora più alto se quest'ultima è ambientata nei luoghi in cui si vive. La fiaba "C'era una volta il Forte" rappresenta un intreccio perfetto tra magia e realtà concedendo a chi la legge od ascolta di relazionarsi con gli eroi, le fatine del sale o con l'antagonista Napoleone. Grazie al suo linguaggio semplice e metaforico diventa un ottimo ambiente di apprendimento ed è un libro completo non solo da un punto di vista ludico, ma anche pedagogico e didattico. Questa fiaba infatti potrebbe essere utilizzata come strumento in ambito scolastico sia per i suoi riferimenti storici che per la sua sezione finale dedicata ai giochi, al questionario ed al dizionario per la ricerca dei termini complessi.”
Conclude la Florio: “Un'altra donna, un po' nascosta, ma molto importante per la realizzazione di questo libro è stata Cristina Mussetto, che ha curato la composizione del libro per la Fusta Editore. Lavorare con queste tre donne è stato piacevole per la loro professionalità e soprattutto per aver capito cosa “immaginavo” e intendevo realizzare. Anche se ho nominato solo donne, devo ringraziare Paolo Fusta per la sua competenza, disponibilità e per aver incluso il libro nella collana Cuccioli in Viaggio, il vice presidente dell’associazione Ceva nella Storia, Lorenzo Nurisio per il suo supporto e tutte le persone che in modo più nascosto hanno contribuito a questa fiaba.”