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Rassegna stampa



Gita a Castellino Tanaro (11 agosto 2022)

Nell'ambito delle varie iniziative che vengono organizzate dall'associazione Ceva nella Storia nel corso dell'anno, lo scorso 10 agosto, giorno di San Lorenzo, un buon numero di soci si è concesso un'escursione a Castellino Tanaro all'insegna della storia, dell'arte e della buona cucina.

Si è innanzitutto visitato la splendida torre medievale, cantata, tra l'altro, da Giosuè Carducci nella  poesia “Bicocca di San Giacomo”.
La torre rappresenta un maestoso modello di fortificazione del primo periodo del basso medioevo, quando, dopo l'insediamento dei primi marchesi aleramici in Ceva, cominciarono ad essere incastellate varie alture del territorio circostante a scopo difensivo e di controllo. Essa è alta quasi trentadue metri con una circonferenza di circa ventisette ed è realizzata in blocchi di arenaria tipica della Langa, sistemati con tecnica costruttiva architettonicamente molto elevata. Dalla sua sommità il panorama è imponente ed altamente suggestivo e spazia dal colle di Cadibona, per la catena delle Alpi, fin ben oltre il Monviso, sulle pianure e sugli altipiani del basso Piemonte e sui rilievi langaroli.

La seconda tappa ha avuto come peculiarità l'arte pittorica locale del Cinquecento. Si sono ammirati infatti i numerosi e pregevoli affreschi che adornano l'interno della cappella di San Rocco, opere del 1527 di Antonino Occello od Occelli da Ceva e di alcuni altri artisti della sua bottega.

I visitatori erano accompagnati dal vicesindaco del paese Giuseppe Giuliano e dal dottor Giancarlo Gonella, originario di Castellino e socio di Ceva nella Storia, che hanno sapientemente dispensato notizie ed informazioni.

Ha fatto seguito una breve visita al monumento ai caduti con il racconto della memoria di alcuni episodi dell'ultima guerra, durante la quale, negli scontri tra partigiani e truppe nazi fasciste, il comune, decorato di medaglia al valor militare, ed i suoi abitanti ebbero a subire rastrellamenti e violenze.

La giornata non ha potuto non concludersi al cospetto di una buona tavola imbandita presso “La Vecchia Osteria” dove Vilma Forneris ha deliziato gli ospiti con le famose Lele ed altre numerose sue prelibatezze.

Renzo Nurisio: “A tarda serata si è usciti “puri e disposti” a “riveder le stelle” (cadenti), ma queste non c'erano, il cielo si era nel frattempo offuscato ... pazienza ... alla prossima.”




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