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Nello splendido quadro barocco, delineato dalle eleganti forme della chiesa dell’Arciconfraternita di Santa Maria e Santa Caterina, dell’architetto Gallo, si aprirà la mostra “Artisti del Territorio”. In occasione della “Mostra del Fungo” inizierà l’apertura di questo spazio espositivo con una mostra di pittura: l’associazione Ceva nella Storia ne curerà l’allestimento.
Il presidente Barbara Florio: “Abbiamo pensato di dare risalto e importanza agli artisti presenti sul territorio iniziando con quattro pittori nostrani, in manifestazioni successive proseguiremo con altri protagonisti. Lo scopo è quello di far conoscere quanto di prezioso abbiamo e ringrazio il consigliere comunale Renato Casti per la collaborazione”.
Tanchi Michelotti è un pittore cebano conosciuto a livello internazionale. Nato nel 1933 a Ceva, il suo interesse per la pittura risale al periodo dell’adolescenza. Gli piace definirsi un “pittore all’antica”: alla sua arte si è dedicato con un costante e preciso impegno, vivendola “con lo zelo del dilettante e la libertà dell’autodidatta”. Dipingere per lui è sentito come necessità interiore: non può farne a meno. Si è laureato alla Facoltà di Lettere di Torino con una tesi di Storia dell’arte. A Torino ha frequentato gli artisti Enrico Paulucci e Ezio Gribaudo e il critico Luigi Carluccio, partecipando alle prime collettive delle Mostre Universitarie Torinesi, curate da Lucio Cabutti, dal 1954 al 1958, e a quelle del Piemonte Artistico Culturale dal 1958 al 1960. La sua prima personale si è tenuta a Ceva nel 1958, poi decine di allestimenti, da Milano a Genova, Torino, Monte Carlo. In passato, a Roma, ha collaborato anche con la Rai su temi d’arte. Michelotti ha sperimentato diverse tecniche, dall’olio alla pittura murale, al mosaico: pittore gentile, maestro di raffinate e insieme spoglie invenzioni compositive, ideatore di figurazioni dal forte impatto percettivo. Dotato di una straordinaria ironia e senso dell’umorismo e, nello stesso tempo, riservato e schivo, tanto da evitare negli anni le luci della ribalta, a lui nel 2012 l’associazione culturale “Geronimo Carbonò” ha dedicato il film “Tanchi, il pittore, l’uomo”.
Franzi Stringa, scomparso nel 2012, è stato un pittore autodidatta. Negli Anni ‘50 ha frequentato il Gruppo Artisti Indipendenti Sbucci di Milano. I suoi quadri negli anni sono stati esposti in Italia, Francia e Stati Uniti, ottenendo numerosi premi e riconoscimenti fra cui la Legion d’Oro nel 1987, il Premio “Lorenzo il Magnifico” a Firenze nel 1980, il Nobel dell’Arte a Montecarlo e la nomina a membro dell’Accademia Tiberina. La sua pittura indaga e rappresenta l’anima di chi viene raffigurato. Le sue opere offrono visioni naturalistiche, umane e memoriali. Di particolare interesse le “copie” di celebri quadri del passato.
Livio Raimondi, artista cebano, ha studiato al Liceo artistico dell’Accademia Albertina di Torino. I suoi quadri suscitano un universo di emozioni per i sentimenti semplici, ma profondi che si sprigionano da suoi paesaggi quieti e distesi o dalle movimentate scene di vita. Nel 2012 è stato premiato dalla Consulta Giovanile di Ceva e ha partecipato a vari concorsi con ragguardevoli risultati.
Giada Grasso è la più giovane artista. Classe ‘98, inizia gli studi al Liceo artistico “Arturo Martini” a Savona, per poi proseguire come autodidatta in diversi campi creativi. I suoi disegni sono delicati e forti al contempo. Nel 2020 inizia a dipingere con la pittura ad olio e a esporre i suoi quadri alle mostre e nelle gallerie d’arte. Nel 2021 partecipa al concorso Academy, nella Galleria Internazionale Area Contesa Arte di Roma, con la tela “Pensiero Statico”, che vince il premio come opera più significativa. Nello stesso anno partecipa al Premio Internazionale Dante Alighieri nelle tre sezioni Inferno, Purgatorio e Paradiso e l’opera “Limbo” vince il primo premio.