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Rassegna stampa



Beppe Raviola: "I Miei Ricordi - Aneddoti raccontati da un cebano d.o.c." (20 agosto 2017)

«... ho raccontato di personaggi di Ceva e episodi di vita locale, già in parte dimenticati e che avrebbero rischiato di cadere nel vuoto della memoria… dedico alla mia famiglia, a tutte le mie amiche e a tutti i miei amici questa mia raccolta, che ho scritto con la fedele compagna di sempre, la Olivetti Lettera 35…» Così introduce il suo libro Beppe Raviola, leva 1929, un cebano doc.

Beppe è uno dei personaggi di Ceva che ha vissuto in pieno la vita cittadina e si ama descrivere come un misterioso cebano. La vita di Beppe è stata costellata da diverse passioni, ricordiamo ad esempio alla fine degli anni ’50 e nei primi anni ‘60 il Vespa Club Ceva, molto attivo, che partecipava a numerosi raduni e svariate gimcane a livello nazionale. Beppe ne divenne presidente, dopo il suocero. Ma le passioni più grandi rimanevano due: il teatro e il meteo.

Il teatro cebano… il giovane Raviola iniziò a recitare al teatrino dell’oratorio in via Sauli e venne subito notato dall’allora appassionato teatrale locale Ettore Gula che lo “arruolò” nella Filodrammatica di Ceva facendolo recitare, nel 1950, nella commedia Arrivano i vostri. Da quel momento non abbandonò più i palcoscenici cebani soprattutto quello del Teatro Marenco!!

Ancora narra con gli occhi che ridono, della trasferta della compagnia cebana nel Principato di Monaco, domenica 5 novembre 1995, un anno dopo l’alluvione, dove venne rappresentata l’Eredità dello zio seguita dallo spettacolo Acapulco, in cui Beppe impersonava il Brasiliano. Durante il rinfresco, dopo lo spettacolo, la principessa Stefanie ringraziò tutti i partecipanti e diede un bacio sulla guancia a Beppe, che racconta di non essersi più lavato la faccia per diverso tempo, in ricordo di quel bacio.

Il meteo cebano… è sempre stato un po’ “l’affare” di Beppe. Il 22 ottobre 1914 venne istituita una stazione pluviometrica per gli studi del bacino imbrifero del Tanaro, con delibera della giunta comunale, previa richiesta dell’ufficio idrografico del Po di Parma. Inizialmente la stazione era una specie di capannina di legno (35 x 35 cm, alta due metri) con un imbuto alla sommità, ubicata nel giardino dell’Istituto Derossi e fu controllata dalle suore della struttura per 35 anni.

Nel 1950 venne trasferita presso la Centrale Idroelettrica S.I.M.E.T., sita in località Mazzarelli. Grazie al direttore di questa, l’ingegnere Giuseppe Pugolotti, si attivò un nuovo apparecchio automatico e il medesimo se ne occupò fino a quando andò in pensione.

Gli subentrò nell’incarico Beppe, che controllò e trascrisse i dati meteorologici fino a quando anche lui si ritirò in quiescenza nel mese di marzo del 1993, dopo 33 anni di direzione della Centrale.

Nessuno nella Centrale continuò il lavoro di rilevamento di Beppe e così, grazie all’interessamento dell’Amministrazione comunale, il pluviometro fu spostato a settembre dello stesso anno in località Brolio, in via Pio Bocca e se ne occupò fino al 2015 quando passò il testimone ad un altro volontario.

Insignito del “Fungo d’oro” nel 2015: “Raviola è l’attore di più lungo corso della Filodrammatica cebana, praticamente dal 1951 - spiegò nell’occasione il sindaco Alfredo Vizio - Ha vissuto quattro generazioni sul palcoscenico del Marenco, che è un tesoro della nostra città. E, inoltre, ne è quasi il custode, insieme a tutte le sue storie e tradizioni. Nello stesso periodo è stato anche il meteorologo di Ceva. Con lui, il grazie a tutti coloro che hanno reso e rendono vivo il nostro teatro, un vero vanto per tutti noi”.

Raramente si trova così tanto attaccamento alla propria città, come quello di Beppe per Ceva.

Il suo fine umorismo, la sua insaziabile curiosità, lo hanno portato negli anni a scrivere su numerosi argomenti, un po’ per raccogliere le sue testimonianze del tempo che fu, un po’ per permettere alle generazioni future di venire a conoscenza di personaggi e circostanze un po’ singolari, che non hanno trovato e non troverebbero spazio nei libri di storia.

Il libro nasce dalla volontà di Beppe Raviola di radunare i suoi ricordi in modo ordinato. Lo ringraziamo di aver voluto rilegare i suoi scritti ed averci regalato queste pillole di vita vissuta. Entrato anche nel novero dei soci dell’associazione, Ceva nella Storia, si è sempre mostrato solerte nell’aprire il teatro per studi o per gruppi di visitatori, fornendo anche documentazione preziosa.

Egli stesso ha optato per la scelta di mantenere i testi nella loro forma originale, senza trascriverli. In questo modo però viene dato risalto alla genuinità e schiettezza del lavoro.




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