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Monumenti ed Architetture a Ceva


Associazione Ceva nella Storia - Il Forte di Ceva: la Torre

Il Forte di Ceva: la Torre     Torna all'indice


Questa costruzione è l’unica struttura del complesso del Forte ad essere giunta fino ad oggi in modo pressoché completo, senza aver subito rimaneggiamenti o essere stata scapitozzata, come accade spesso alle torri.

La torre si trova a pochi metri dalla strada provinciale 32, dalla quale è visibile nonostante nel periodo estivo venga avvolta dalla vegetazione per gran parte della sua consistenza.

Si tratta di un manufatto che, per effetto della sua posizione (sotto i bastioni della fortezza) e della sua forma (che ricorda una torre medievale snella) ben poco si addice alle caratteristiche e alle necessità di un sistema difensivo alla “moderna” come quello del Forte di Ceva. Sebbene realizzata in concomitanza con l’adozione delle nuove tecniche edilizie di fortificazione, si presenta come un edificio strategicamente inutile agli scopi militari ed è probabilmente per questa ragione che non è stato fatto “brillare” con il resto della fortezza, in quanto ritenuto non pericoloso, dato che in caso di necessità era facilmente distruttibile con alcuni colpi di cannone.

Stante la sua collocazione in un declivio alquanto nascosto, non serviva neppure da supporto di avvistamento, ma la sua funzione è piuttosto attribuibile a quella di un avamposto simbolico del Forte o, al limite, poteva essere la dislocazione di un corpo di guardia, lungo la strada per Murazzano, realizzato in prossimità di una fontana e di un pozzo che ricevevano l’acqua da una sorgente poco lontana, situata tra i colli Baglione e Faja. Infatti, su un paio di carte militari francesi dell’epoca dell’invasione del 1796, è indicato un sistema di approvvigionamento idrico a servizio della fortezza, che per mezzo di canalizzazioni in legno (bourneaux) portava l’acqua della sorgente alla fontana e al pozzo. La torre quindi poteva avere come destinazione d’uso la protezione di un punto strategico della rete idraulica, là dove terminavano i bourneaux. Come anzidetto fu eretta lungo la vecchia strada per Murazzano, che costeggiava il lato orientale della fortezza e cadde in disuso in seguito alla costruzione della strada Provinciale 32, ma di cui è ancora possibile osservare chiaramente il tracciato.

La torre è a base circolare, con un diametro di circa cinque metri e presenta i caratteri tipici dell’architettura militare; si sviluppa in altezza per una quindicina di metri, con una canna liscia costituita da una muratura di tipo misto, nella quale sono interposti con cadenza regolare due corsi di mattoni, trattata con un intonaco a scialbo in alcune parti molto dilavato. La struttura è conclusa da un particolare cornicione in mattoni, rifinito con lastre di pietra sulle quali è impostata la copertura di coppi, rifatta negli ultimi anni. Alla base si nota una possente cornice costituita da grossi blocchi di arenaria sagomati.

Esternamente si osservano due sistemi di feritoie sovrapposte, mentre all’ultimo livello una serie di bucature più ampie dava accesso a un ballatoio in legno, del quale sono rimasti solo i massicci modiglioni di sostegno in pietra e alcune buche da trave.
All’interno la torre è costituita da tre livelli con volte semisferiche e comunicanti tra loro.

La costruzione dispone di due accessi, uno al primo livello e uno al secondo, per via della pendenza del terreno, questi, insieme alle numerose aperture, sono chiari indici della sua funzione non militare.

Questa torre oltre ad essere un’importante testimonianza della rocca fortificata, grazie al suo grado di conservazione, permette di comprendere quale fu lo “stile” architettonico impresso ai numerosi edifici scomparsi che costituivano il complesso militare, dando la possibilità di avere un’idea del loro aspetto strutturale.