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All’incrocio tra la vecchia strada proveniente da Ceva e quella che conduce al piccolo cimitero della frazione è sita la cappella dedicata a San Rocco. Di questa si hanno già notizie sul finire del Settecento poiché, come avveniva presso altri luoghi di culto di Ceva, è documentato che fossero abbandonati neonati illegittimi sulla sua soglia.
L’accesso alla cappella avviene attraverso uno spazio porticato chiuso da una cancellata, che venne costruito in periodo successivo. Sulla facciata vi è l’iscrizione di un ex voto:
ADPB 3 A 1832 /HIC ROCHUM COLIMUS SANANTEM VULNERA /PESTIS /SALVOS AUXILIO CREDIMUS ESSE SUO
(Anno Domini Patris Boni 3 agosto 1832, qui veneriamo San Rocco che guarisce le ferite della peste noi crediamo che siamo sani e salvi per il suo aiuto)
L’interno dell’edificio di culto consta di un unico vano rettangolare, sormontato da una volta a botte decorata con motivi floreali. L’altare è in muratura, sovrastato da un dipinto raffigurante il santo col suo cane.
Il campanile è a pianta triangolare, come quelli delle chiese di San Carlo in via Derossi, di San Bernardino e di San Rocco in località Penne della frazione di Malpotremo. Questo è in disarmonia architettonica con la struttura della cappella e fa presupporre che la sua costruzione sia avvenuta in epoca posteriore.
Alle Mollere si tengono i festeggiamenti in occasione della ricorrenza di san Rocco a metà agosto e nella cappella si recita il Rosario nel mese mariano.