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Monumenti ed Architetture a Ceva


Associazione Ceva nella Storia - Frazione Poggi San Siro: Cappella di San Sebastiano e San Lorenzo

Frazione Poggi San Siro: Cappella di San Sebastiano e San Lorenzo     Torna all'indice


Questa cappella si trova nella borgata Costa, tra le località Ruelle e Bric, all’incrocio tra la strada che passa sulla cresta delle colline attraversando l’intero abitato e la ripida discesa che raccorda la prima strada con quella che conduce alle borgate Villaro e Bertini.

L’intitolazione è a san Sebastiano e a san Lorenzo, entrambi perseguitati e martirizzati a Roma nel III secolo.

L’edificio venne sconsacrato negli anni Ottanta del secolo scorso e fu utilizzato per molto tempo come semplice magazzino. Dopo decenni di incuria è stato recentemente ripulito ed oggetto di alcuni interventi di manutenzione, come il rifacimento del tetto.

Esternamente ha una forma rettangolare di piccole dimensioni, ma proporzionato, con tetto a capanna e con addossato sul fronte uno spazio porticato a copertura piana sorretta da due pilastri in muratura.

La facciata è rivolta verso la ripida discesa e non sulla via principale, perché in passato questa era la via che giungeva da Ceva, passando per la località Santa Margherita e conduceva alle borgate Villaro e Bertini (oggi ridotta a strada campestre). Una curiosità è che attualmente la struttura è posta a una quota leggermente inferiore rispetto al piano stradale, mentre in molti ricordano che un tempo per raggiungere il portico della stessa fosse necessario salire un certo numero di scalini. Questo è dovuto alla costruzione del muraglione in cemento armato sul lato opposto della strada rispetto al fianco della chiesa, per regolarizzare l’andamento altimetrico della via principale. Di conseguenza il livello del terreno in corrispondenza della cappella fu innalzato di quasi due metri e la via che conduce alle altre borgate divenne molto scoscesa.

Il corpo principale della cappella è in muratura di tipo misto, intonacato e con residui di tinteggiatura bianca, mentre le uniche aperture sono sul frontespizio. Quest’ultimo, di semplice fattura, è dotato di un ingresso centrale preceduto da alcuni scalini in marna e da due piccole aperture ai fianchi. Il portale è in legno decorato con palmette e contornato da due lesene che reggono una trabeazione nel cui fregio è riportata l’intitolazione della chiesa, sopra questo è impostato un frontone spezzato di forma triangolare. Non vi sono pitture o cornici, se non due accenni di lesene che incorniciano la facciata proseguendo oltre la copertura del portico, dove si trova una piccola finestra di forma rettangolare.

Oltre l’imposta del tetto, sulla parte destra della facciata si trova il piccolo campanile a vela, in pietra e mattoni, recentemente tinteggiato di giallo che sostiene una altrettanto minuscola campana.

Il portico ha una copertura piana, costituita da una soletta nervata in cemento armato, realizzata probabilmente a metà del secolo scorso a sostituzione di una precedente in legno. Nella pavimentazione, in cemento, si intravedono ancora i segni di un cancello metallico non più esistente.

All’interno la cappella si sviluppa in un unico ambiente di forma rettangolare sormontato da due volte a crociera impostate su una cornice, le superfici presentano tracce di un apparato pittorico colorato ormai degradato e il pavimento è in cotto. L’ambiente è spoglio di tutti gli arredi e delle tele, vi è un unico altare in muratura addossato alla parete di fondo, quest’ultimo è privo di tabernacolo e presenta ancora la cornice in stucco che ospitava l’ancona.

Non si conoscono le vicende storiche legate all’edificio né l’epoca della sua fondazione. Tuttavia analizzando l’attuale conformazione, non può essere ricondotta ad un periodo precedente al XIX secolo, anche se non è da escludere l’esistenza di un sacello più antico sul medesimo sito.

Fino ai primi anni Ottanta del secolo scorso veniva celebrata una messa all’anno, al cadere della ricorrenza di san Sebastiano, il 20 gennaio. In tale occasione il priore di turno organizzava una colletta alla quale erano invitate a partecipare tutte le famiglie della frazione e dei dintorni.

Nonostante sia completamente caduta in disuso, questa cappella e in particolare il suo portico sono rimasti un punto di ritrovo per i poggesi, specie nel periodo estivo come sosta durante le passeggiate serali.